Alle quattro del mattino, d’estate, il sonno d’amore dura ancora sotto i boschetti, l’alba svapora l’odore della sera festeggiata.
Ora laggiù nell’immenso cantiere, verso il sole delle Esperidi, i carpentieri in maniche di camicia si agitano già.
Nel loro deserto di muschio, tranquilli, preparano le sale preziose dove la ricchezza della città riderà sotto falsi cieli.
Oh, per questi affascinanti operai, sudditi d’un re di Babilonia, Venere, lascia un poco gli amanti dall’anima incoronata.
Regina dei Pastori! porta ai lavoratori l’acquavite; perché le loro forze siano in pace, aspettando il bagno in mare a mezzodì.
(Arthur Rimbaud)