
Micla apre la lavatrice e trova il suo bucato ricoperto da tanti straccetti bianchi. Il Santissimo ha dimenticato di nuovo di togliere i kleenex dalle tasche della tuta da lavoro.
Lei non è come sua mamma che pre-tratta i tessuti prima del lavaggio, non li passa allo scanner come una casalinga aspirante al primo premio nel concorso “La bella lavanderina”, si perde anche leggendo l’indice del manuale delle pulizie.
Non danza come Carla Fracci, felice e soddisfatta sul pavimento mentre intorno germogliano fiorellini di campo.
Non esistono per lei giornate “Stira e Ammira”, Micla sfaccenda affaccendata senza godersi un solo istante di quella rottura e non vede l’ora di finire. E poi va a disintossicarsi sul divano sognando di essere una Regina servita e riverita nel suo castello da favola, scacciando il pensiero sulla prossima immersione nelle pulizie di casa.
L’unico Full Immersion che concepisce è quello con il naso nel vasetto della Nutella. Purtroppo rarissimo.
Quindi propone al Santissimo di procurargli una badante che gli svuoti le tasche.
Lui accetta, a patto che sia giovane. Lei invece simpatizza per una vecchia calva, sdentata e pure manesca.
Chi vincerà?